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Tra Leggenda e Mitologia

Le tre Moire

Le tre Moire della mitologia greca, Clotho, Lachesi e Atropos, conosciute anche come le Parche nella mitologia romana, erano le dee del destino e avevano il compito di assegnare il destino delle persone in base alle loro azioni e scelte di vita determinando la lunghezza della loro vita e il corso degli eventi. Non potevano essere ingannate o influenzate da nessuno, e il loro giudizio era irrevocabile.

Le Moire erano spesso rappresentate come donne anziane, austere e misteriose. La loro influenza si estendeva oltre gli esseri umani e influenzava anche gli dei dell'Olimpo. Anche Zeus, il re degli dei, non poteva sfuggire al loro potere.

Cloto (Clotho)

La filatrice del destino responsabile di filare il filo della vita, rappresentando così la nascita.

Lachesi (o Lachesis)

Tendeva, misurava e avvolgeva il filo. Era responsabile dell'assegnazione del ruolo che l'individuo avrebbe avuto al mondo.

Atropos

Infine teneva le forbici e determinava il punto in cui tagliare il filo. Questo era l'esatto momento della morte.

Nella mitologia greca, le Moire non sono così prominenti quanto altre divinità come Zeus, Apollo o Afrodite, quindi non hanno storie mitologiche specifiche che le coinvolgono direttamente. Tuttavia, il loro ruolo nel mito delle Moire è ampiamente riconosciuto e citato in altre storie mitologiche.

Una delle vicende in cui le Moire sono menzionate è la storia di Edipo, il protagonista della tragedia greca "Edipo re" scritta da Sofocle. Nella storia, Edipo cerca disperatamente di sfuggire al destino predetto dalle Moire, ma alla fine si rende conto che non può sfuggire al suo destino ineluttabile.

Un altro esempio è la storia di Achille nell'Iliade di Omero. La loro decisione era quella di determinare che Achille avrebbe ottenuto grande gloria nella vita, ma che sarebbe morto giovane. Questa profezia ha svolto un ruolo cruciale nella storia di Achille e nella sua decisione di partecipare alla guerra di Troia.

L’unica leggenda, attualmente conosciuta, tramandata da autoctoni di una regione Greca poco nota, è la leggenda di "Lachesi e il pastore Theron":

(fonte: Google)

La Leggenda di Lachesi e il Pastore Theron: Il Filo dei Desideri

Molti secoli fa, nelle terre remote della Grecia antica, viveva un giovane pastore di nome Theron con il suo gregge su una collina verde, circondato da foreste lussureggianti e panorami mozzafiato. Era un uomo di cuore gentile e aveva un desiderio ardente: desiderava una vita migliore per sé e per la sua gente.

Un giorno, mentre pascolava le sue pecore, Theron scoprì una grotta nascosta ai piedi della collina. Dentro questa grotta, trovò una donna anziana con capelli argentei e occhi lucenti come stelle. Era Lachesi, una delle Moire.

Lachesi aveva un telaio magico, e intrecciava un filo dorato che rappresentava il destino di ogni essere umano. Quando Theron si avvicinò, lei gli sorrise gentilmente e offrì di intrecciare un filo speciale per lui.

"Chiedimi un desiderio," disse Lachesi, "e intreccerò il tuo filo secondo il tuo cuore."

Theron chiuse gli occhi e pensò al suo desiderio più profondo: voleva prosperità per il suo villaggio, amore per il suo cuore e saggezza per la sua mente.

Lachesi intrecciò il filo con cura e attenzione, infondendo in esso il potere dei suoi doni. Quando fu terminato, porse un capo del filo a Theron e disse: "Il tuo destino è ora nelle tue mani. Segui l’altro capo del filo senza spezzarlo. Ricorda che il filo rappresenta il potere dei tuoi desideri, ma spetta a te seguirlo con cuore puro."

Con spirito di sacrificio e a rischio della sua vita, Theron seguì il filo dorato intessuto da Lachesi facendo attenzione a non spezzarlo. Da quel momento, il suo villaggio prosperò, lui trovò l'amore di una donna gentile e acquisì saggezza dalla sua lunga vita.

La leggenda di Theron e del suo filo dorato intessuto da Lachesi si diffuse in tutta la Grecia. Da allora, molte persone andarono alla ricerca della grotta segreta e del filo dei desideri trovando solo una statua di una dea che corrispondeva alla descrizione del pastore.

Così, Lachesi venne conosciuta come la benefattrice delle speranze e dei sogni, la tessitrice del destino che apriva le porte ai desideri più profondi del cuore umano. La grotta con la statua rimase un luogo di magia e meraviglia, dove a tutti coloro che la visitano possono ancora sperare di  realizzare i propri sogni, guidati dal filo dorato della speranza.